Physical Gothic: GOLDEN APES “Our Ashes At The End Of The Days” (Icy Cold Records)
Dopo l’ottimo
ep “From The Sky”, è sulla lunga distanza che voglio “rivedere” i GOLDEN APES per
appurare se i fantasmi del cupo e prolisso Kasbek -possibile concausa per
l’avvenuto stravolgimento nella line-up e dell’apparizione del progetto
parallelo Voyna- siano totalmente superati. La prima cosa che salta all’occhio
in “Our Ashes At The End Of The Days”(Icy Cold Records) è la risicata tracklist
di soli otto brani, una sorta di “breve lunga distanza” per il consueto
minutaggio degli lp targati Golden Apes, da ricercare nella necessità -per me
nefasta- di pubblicare per forza anche in vinile. C’è altresì da convenire che
un album meno lungo e più dinamico risalta ancor di più l’eccellente musica che
lo compone, perché la band Berlinese torna all’ispirazione compositiva dei
tempi migliori -“The Geometry Of Tempest”/” Denying The Towers”-. Otto tracce intense, ottimamente
arrangiate e prodotte che hanno nella tittle-track, Reflections e soprattutto
in “Bigotry (And Still...)” l’apice del loro fulgore. Con “Ashes At The End Of
The Days” i Golden Apes abbandonano le invernali fredde pietraie del monte
Kasbek per annunciare il ritorno della Primavera … compositiva. Uscita fisica
ufficiale dal nove Febbraio.
TRACKLIST: 01 Fourteen Rivers; 02 Our Ashes At The End
Of The Day; 03 Shine; 04 Ash Trees; 05 Reflections; 06 All Of Her (Totem); 07
Bigotry (And Still...); 08 The Moment I Fell.
OLD SCHOOL RELEASE
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