Physical Gothic: ALL MY THORNS “Further From The Distant Sun” (Self Release)
Correva
l’anno 2019, i Sometime The Wolf
raggiungevano l’apice della notorietà grazie al debutto “From Here And
Earth” ma proprio nel successivo 2020, quando tutto faceva presagire ad un
radioso futuro, ecco comparire ed acuirsi, complice la pandemia, divergenze
all’interno della band. Il risultato fu lo scioglimento del gruppo con i due
chitarristi ed il batterista protagonisti nella nuova formazione hard rock
Bloodmeridian, mentre il frontman ed il bassista continuare l’esperienza goth
attraverso gli ALL MY THORNS. “Further From The Distant Sun”(Autoprod.) può
essere paragonato ad un capitello votivo che il gotico errabondo si trova
d’innanzi ad un incrocio di quattro carrarecce di montagna. All’interno
dell’edicola le indicazioni sulle strade musicali che si intrecciano in quel
medesimo punto: i Fields Of The Nephilim classici da Ovest (“Dreamscape”), gli
NFD da Nord (“Every Corner Of Light”), i Nefilim da Est (“Deception/Three Year Reign” ), e gli ascendenti Sometime The Wolf
da Sud (“Earth Woman”, “Messiah”). Questa “visione viabilistica CAI”
potrebbe anche concludere la segnalazione ma non senza sottolineare le
pregevoli divagazioni prog-goth-rock presenti in “Messiah” ed “Enlighten Me”,
l’emozionalità estatica -ndr dall’inizio “Gerrardiano”- del capolavoro “White
Moth” il tutto prodotto egregiamente (Stephen Carey) e masterizzato altrettanto
egregiamente (Gordon Young). Un album di
per se irrinunciabile, viene zavorrato dalle spese di spedizione in Europa di
10€ (9£ !!!?+ consueta IVA/dogana) e qui dipende dal confine soggettivo del
lettore tra “supportare indefessamente la band ed essere presi in (rag)giro". Out
fisicamente dal 24 Aprile con vendita diretta “dal produttore al consumatore”.
TRACKLIST: 01 Messiah; 02 Enlighten Me; 03 Every
Corner Of Light; 04 Deception/Three Year Reign; 05 Earth Woman; 06 Dreamscape;
07 With Moth; 08 Sirius-Further From The Distant Sun.
OLD SCHOOL RELEASE
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