Tuesday, May 18, 2021

Physical Gothic: CATHEDRAL IN FLAMES "Hang Me High & Bury Me Deep” (Great Vizier Entertainment)

Chi legge questa rubrica da anni sa esattamente che i termini innovazione e gothic-rock sono antitetici: nel genere esistono album “belli”, “brutti” ed “ordinari”. Nel primo caso ricade “Hang Me High & Bury Me Deep”(Great Vizier Entertainment) dei CATHEDRAL IN FLAMES, il debutto sulla lunga distanza più “old school” dai tempi di “End Of Our Days” degli After Dusk. Già dalla opening track “Twilight Of The Goths” si capisce che i musici hanno una lunga militanza nel genere ed hanno le idee ben chiare su quello che andranno a proporre: un gothic rock autarchico, ortodosso ed intransigente. Come nell’ep “Children Of The Blackest Hole” i punti di riferimento sono gli anni novanta e l’influsso Sisteriano tradotto nel sound gothic mitteleuropeo. Quando, sempre nella opening track, le voci in coro di Phil Lee Fall e Ambra Von Bernstein cantano “love us or hate us/it doesn't matter/ 'cause we don't care/ we are the goths" non posso esimermi dal  ricordare cosa gridavano fieri  i Madness Of The Night nel 2012 "We are Gothrockers and we don’t care/What you think, say or swear/We got our music, we got the dreams/We live on/ And we don't care”. Il terzetto di composizioni “Blacktrain”, “Blame It All To The Pain” e la tittle-track -ovvero la versione “extended” di “Desperado”- sono tre hit che vanno dirette al goth tedesco di metà novanta quando nei fumosi locali alternativi teutonici riecheggiavano le note di Crudeness e Tors Of Dartmoor. La pianistica “1989”, più che ad una famosa canzone intitolata 1989-30=”__”, la posizionerei al fianco della cover di “Mandy” proposta dagli Angina Pectoris. “Dia De Los Muertos”, cantata interamente da Ambra Von Bernstein, è una voluttuosa darkwave song e rappresenta la “quota rosa” dell’album. Le ultime due tracce “Drinking In The Car” ,tra banjo e chitarre missionarie, e la cupa “Providence”, ispirata dal periodo covid,  concludono un lavoro di “gothic-rock canonico” con tutti i crismi che il genere richiede. Inutile dire che “Hang Me High & Bury Me Deep” è un must per tutti gli amanti del buon vecchio goth e se ci affibbiano l’etichetta dei “fuori moda” rispondiamo “We are Gothrockers and we don’t care!!!”. Out fisicamente dal 18 Maggio.

TRACKLIST: 01 Twilight Of The Goths; 02 Blacktrain; 03 1989; 04 Hang Me High & Bury Me Deep (Desperado); 05 Children Of The Blackest Hole (The Final Shot); 06 Blame It All To The Pain; 07 Dia De Los Muertos; 08 Drinking In The Car; 09 Providence.

OLD SCHOOL RELEASE 

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